Durante il primo anno di vita è molto importante adottare accorgimenti che garantiscano il sonno sicuro del neonato, evitando di favorire l’insoregenza della SIDS, ovvero la sindrome della morte improvvisa del lattante.
La SIDS rappresenta la principale causa di morte dei bambini nel primo anno di vita e, nel 90% dei casi, si verifica prima dei sei mesi d’età, con un picco notevole tra i 2 e 4 mesi.
Ad oggi le cause precise di questa sindrome non sono note, anche se da tempo sappiamo che ci sono alcuni particolari fattori di rischio – prevalentemente ambientale – che possiamo eliminare per prevenirla.
Vediamo dunque cosa fare per evitare la SIDS e garantire il sonno sicuro dei bambini.
Sonno sicuro del neonato: consigli utili
Il sonno è un momento molto delicato per i neonati, perché durante questa fase il controllo del respiro è meno efficiente, i muscoli respiratori sono ipotonici e il tono delle alte vie aeree è ridotto.
Per questa ragione è molto importante che i genitori riducano i comportamenti dannosi per il sonno del bambino e adottino strategie finalizzate a massimizzare il livello di sicurezza di questo delicato momento.
1. La posizione corretta per il sonno del neonato
Anche se le nostre amate mamme, suocere e nonne ci dicono di un tempo in cui i bambini parevano dormire perfino a testa in giù, la ricerca scientifica ha fatto passi da gigante e ormai è pacificamente acclarato: i bambini devono dormire in posizione supina, a pancia in su.
Le ricerche hanno dimostrato che i bambini che dormono in posizione prona (cioè a pancia in giù) o sul fianco, hanno maggiore possibilità di essere colpiti da SIDS.
Dormire a pancia in su è la raccomandazione ufficiale di tutte le autorità che si occupano di salute pediatrica: da quando l’Accademia Americana di Pediatria nel 1992 ha raccomandato di far dormire i bambini in posizione supina, il numero di morti per SIDS si è drasticamente ridotto, di oltre la metà.
Non bisogna temere il rischio di rigurgiti o soffocamento: il fatto che il bambino a pancia in su rischi di soffocare è una falsa credenza.
La nostra fisiologia prevede che, posizionati a pancia in su, l’esofago si trovi al di sotto della trachea, motivo per cui in caso di risalita di cibo lungo l’esofago è molto improbabile che questo sversi in trachea. Anche perché i bambini possiedono il riflesso di tossire qualora si verificasse un rigurgito e se tossiscono è chiaro che non stiano soffocando.
Qualora, invece, il bambino fosse posizionato a pancia in giù, l’esofago si troverebbe al di sopra della trachea: allora sì che, in caso di rigurgito, vi sarebbe il concreto rischio di deviazione verso la trachea e conseguente soffocamento.
Per la nanna del giorno e quella della notte, dunque, collocare sempre i bambini supini su una superficie rigida e priva di cuscino, anche quando il cuscino sia definito dal produttore come “anti soffocamento”.
2. Sonno sicuro del neonato: come preparare il lettino
Per tutto il primo anno di vita si raccomanda che i neonati dormano nella stessa camera dei genitori ma non nello stesso letto.
È molto importante per evitare incidenti notturni nei quali i bambini potrebbero rimanere schiacciati o soffocati.
È bene che possiedano un loro spazio dove dormire tranquilli, anche facilmente accessibile da parte dei genitori, ma ben separato dal letto di questi ultimi.
La soluzione ideale è rappresentata dai lettini studiati appositamente per eseguire il cosleeping in assoluta sicurezza. Ma badate bene: abbiamo detto co-sleeping, non bed-sharing. Le famiglie italiane tendono a confondere spesso queste due pratiche.
Co-sleeping: di cosa si tratta
Il co-sleeping è la pratica di condividere il sonno, lo dice la stessa parola: co-sleeping, sonno condiviso.
Il sonno deve essere condiviso nella stessa stanza, ma in uno spazio fisico separato da quello di mamma e papà.
Per esempio, dotandosi di un letto per il bambino da affiancare al lettone dei genitori.
Lo spazio della nanna viene, in questo modo, condiviso con i genitori senza che il bambino rischi di essere schiacciato o soffocato dal loro peso, perché può godere di uno spazio fisico a lui riservato in modo esclusivo.
Per completare detto spazio è fondamentale aggiungere un riduttore, che svolge due importanti funzioni:
- riduce lo spazio attorno al piccolo, riproducendo la sensazione di raccoglimento provata dal bambino durante la gestazione, nel ventre materno
- evita che il piccolo rotoli verso mamma e papà
Il riduttore Treccia di Picci, per esempio, è un complemento di arredo estremamente utile perché svolge tutte le funzioni tipiche del riduttore e, in più, si sostituisce ai paracolpi nel prevenire gli urti contro la struttura del letto.
Anche i paracolpi, infatti, andrebbero evitati perché presentano un concreto rischio di soffocamento e, in ogni caso, non sono idonei ad impedire che il neonato rotoli e scivoli nella cunetta tra materasso e sbarre.
Il riduttore, invece, impedisce il rotolamento del neonato ed è esente dal rischio di soffocamento.
Il modello Treccia di Picci è realizzato in Jersey di puro cotone, con imbottitura anallergica in poliestere, completamente realizzato in Italia e disponibile in varie colorazioni, tenui e indicate per la cameretta del neonato.
Differenze col bed sharing
Il bed-sharing è la pratica di condividere lo stesso letto, mettendo il bambino a dormire insieme a mamma e papà.
Pratica, quest’ultima, che va tassativamente evitata per evitare i rischi di soffocamento e schiacciamento del neonato.
Casi che in Italia, ad oggi, continuano purtroppo a verificarsi.
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3. Il Ciuccio: grande alleato del sonno sicuro
Uno studio condotto in California su alcuni casi di bambini morti per SIDS ha evidenziato che un fattore comune tra tutti i bambini rimasti vittima della sindrome era il mancato utilizzo del ciuccio durante la notte.
Questo dato ha portato la comunità scientifica a supporre che il ciuccio spieghi una qualche azione preventiva nei confronti della SIDS anche se il meccanismo d’azione ad oggi non risulta ancora chiaro.
Tuttavia è così: le autorità sanitarie pediatriche e lo stesso Ministero della Salute raccomandano di offrire il succhiotto al momento della nanna e dei sonnellini come forma di prevenzione nei confronti della morte improvvisa in culla.
4. Evitare l’esposizione del lattante al fumo, in gravidanza e dopo la nascita
I bambini esposti al fumo passivo hanno una probabilità doppia di essere colpiti da SIDS rispetto ai neonati che vivono e dormono in ambienti smoking-free.
Il rischio aumenta ulteriormente in funzione del tasso di esposizione: un bambino che ha entrambi i genitori fumatori ha un rischio doppio rispetto ai neonati con un solo genitore fumatore.
È, dunque, fondamentale, che gli ambienti nei quali il bambino vive e dorme siano assolutamente liberi da fumo e purificati in modo costante, non solo per prevenire la SIDS ma anche per evitare che i piccoli sviluppino altre malattie, come asma, raffreddori e patologie virali.
5. Ambienti freschi e vestiario adeguato
È molto importante che la stanza dove il bambino viene collocato per il riposo non sia eccessivamente calda: la temperatura ideale, in inverno, è di massimo 18 gradi con una umidità che si attesti intorno al 50%/60%.
Anche l’abbigliamento del bambino riveste grande importanza: è stato evidenziato che nel primo anno di vita un bambino troppo vestito e tenuto in ambienti molto caldi rischia maggiormente di incorrere nella SIDS.
Dunque, è opportuno che i lattanti dormano sempre in stanze fresche, ben areate, con un pigiamino adatto alla stagione ma senza essere eccessivamente coperti.
Soprattutto, in ambiente domestico, è preferibile evitare la copertura della testa: i neonati, infatti, disperdono il calore in eccesso proprio dal capo. Una copertura della testa durante il sonno potrebbe innalzare eccessivamente la loro temperatura corporea.
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