Per ogni neonato, il contatto fisico rappresenta un bisogno fondamentale e vitale, senza il quale egli non avrebbe la possibilità di sopravvivere. Il contatto è una delle esperienze basilari del Sé: attraverso il contatto di pelle, sguardi, suoni, odori, emozioni e immaginazioni il nostro bambino inizia a sentire il mondo circostante.
Il contatto fisico dei genitori dà rassicurazione, protezione e consola il proprio figlio nei suoi momenti di forte disagio. Inoltre caratterizza ogni incontro con tenerezza, dolcezza e premura, dandogli un significato profondo, perché è anche attraverso il contatto pelle a pelle che i genitori comunicano ed esprimono al proprio figlio l’amore per lui.
Ma oltre a questi aspetti evidenti, è importante sapere che il legame di attaccamento tra genitori e figlio ha origine proprio dal contatto fisico tra di loro: in questa relazione il bambino vive delle forti sensazioni corporee, che successivamente si trasformeranno in emozioni e pensieri, che gli permetteranno in seguito di interiorizzare la sua figura d’attaccamento.
Solitamente, i bambini molto piccoli hanno una forte sensibilità cutanea e corporea, che spesso li porta ad intristirsi quando ricevono coccole affrettate e distanti o, al contrario, ad essere sovraeccitati, ed anche un po’ agitati, dal contatto fisico con mamma e papà troppo intenso e ripetuto, perché è come se non riuscissero ancora a ricevere tutti insieme quegli stimoli.
Nel rapporto con il proprio bambino è quindi molto importante riuscire a vivere il contatto fisico non solo come un suo bisogno primario, ma anche come un desiderio condiviso da parte di entrambi – così da riuscire a sintonizzarsi con i suoi e con i propri bisogni.
Così come abbiamo già avuto modo di dire rispetto all’allattamento, il soddisfacimento di questi bisogni primari del bambino, che apparentemente ci pare fine a se stesso, in realtà è la prima base su cui si svilupperà il suo Sé in modo armonico e sicuro. In questo modo il bambino crescerà perseguendo una buona sicurezza in se stesso e nell’altro.
Ecco perché le COCCOLE non solo non sono un vizio, ma non sono mai abbastanza!