Il contenimento del neonato è pensato per offrire al piccolo, appena venuto alla luce, un contatto rassicurante che lo calmi dagli stimoli dell’ambiente circostante.
Si tratta di una procedura prevista per indurre nel bambino le sensazioni di benessere e protezione vissute nel grembo materno, riducendo il livello di stress generato dal distacco fisico della nascita.
I neonati hanno paura degli spazi vuoti e delle sensazioni che il vuoto produce in loro: il contenimento aiuta a contrastare il disagio derivante da questa paura innata.
Perché contenere un neonato?
Quando un bambino viene al mondo, tutte le sue competenze sono in formazione.
Questo significa, innanzitutto, che un neonato non è in grado di gestire da solo le reazioni provocate in lui anche dai più banali avvenimenti domestici: rumori, suoni improvvisi, la fame, il caldo.
Ogni stimolo normale per gli adulti, nei neonati è motivo di stress e la manifestazione di questo stress è sempre e soltanto una: il pianto.
A questo pianto possiamo rispondere mettendo in atto delle strategie consolatorie, finalizzate ad alleviare il fastidio e rispondendo al bisogno primario che ha scatenato il pianto.
Il contenimento risponde, appunto, all’esigenza primaria di consolazione e rassicurazione ed è molto importante anche nei bambini prematuri o pretermine, il cui sistema nervoso è perfino più immaturo dei coetanei nati a termine.
Contenere il neonato: come farlo in modo corretto e sicuro
Ci sono, fondamentalmente, due modi per procedere al contenimento di un neonato:
- il metodo dell’holding, ovvero del “tenere”
- il metodo wrapping, o della fasciatura
Holding del neonato: cos’è, come si fa
Con il metodo holding si usano le mani e il corpo di un adulto per dare stabilità al corpo e all’emotività del bambino.
Si prende il neonato in braccio ponendo la sua pancia a contatto con il corpo del genitore e si sostengono spalle, testa e gambe tra le mani, che devono essere ferme.
Il piccolo si sente, così, “racchiuso” dal corpo stesso del genitore, evocando sensazioni note perché vissute durante la gestazione: questo lo aiuta a tranquillizzarsi e scaricare lo stress accumulato, calmando la sua irritabilità.
Si può procedere anche con il solo utilizzo delle mani, posando una mano sulla testa del piccolo e usando l’altra per raccogliere le gambette verso il petto.
Wrapping del neonato: cos’è e come si fa
La fasciatura dei neonati è utilizzata sin dai tempi più antichi e si realizza avvolgendo il neonato in modo che braccia e gambe siano contenuti.
Viene, solitamente, consigliata sui neonati con meno di due mesi o con problemi di agitazione notturna e sonno difficile.
Si utilizza un telo leggero, in morbida mussola, in bamboo, in lino, appoggiato su una superficie rigida e piana, ponendo l’angolo superiore rivolto verso il basso.
Vi si poggia il neonato sopra, facendo attenzione che la testa sia poco al di sopra del margine ripiegato e che braccia e gambe siano flesse.
Si gira il piccolo su un fianco e gli si avvolge sotto il telino, prima da un lato e poi dall’altro.
È necessario fare attenzione a non chiudere la fasciatura troppo stretta: il piccolo deve poter flettere e allungare gli arti.
In questo modo il piccolo sarà totalmente avvolto e i suoi movimenti saranno attutiti, esattamente come accadeva nella pancia della mamma.
5 Consigli per il contenimento del neonato
Quando si procede al contenimento del neonato è opportuno prestare attenzione a 5 elementi fondamentali:
- osservare bene la reazione del piccolo: bisogna essere certi che la procedura di contenimento utilizzata gli sia gradita e non lo infastidisca ulteriormente
- se si utilizza il metodo della fasciatura, assicurarsi che il bambino non sia troppo vestito e non senta caldo
- abbassare la luminosità della stanza ed eliminare ogni fonte di rumore, creando un ambiente silenzioso e poco illuminato
- parlare al piccolo con voce molto bassa e tranquilla, eventualmente replicando suoni a lui familiari (come il classico “mmmmm” comune a molte mamme)
- assicurarsi di avere le mani pulite e calde ed evitare movimenti bruschi
Inglesina Welcome Pod: un morbido nido per il contenimento del neonato
La paura del vuoto può essere prevenuta utilizzando metodi di contenimento espressamente studiati per la riduzione dello spazio vuoto attorno al neonato: i baby nest, o riduttori.
In questo modo si agisce prima che il neonato sviluppi l’ansia da stress e si riducono i momenti di disagio legati a questa problematica: con il beneficio ulteriore di assicurare una certa libertà di movimento ai genitori.
Per esempio, Welcome Pod™ è il baby nest di Inglesina che accoglie il bambino in un piccolo e morbido nido, permettendogli di riposare e cominciare a scoprire il mondo in uno spazio raccolto e protetto.
È un piccolo spazio morbido, confortevole e sicuro, ideale per contenere e rilassare i bambini, ed è anche traspirante ed ergonomico in quanto:
- è realizzato in morbida fibra di bambù con inserti in rete 3D traspirante e bordi imbottiti anti sprofondamento
- il neonato appoggia la testa su un disco ergonomico, studiato espressamente per prevenire il rischio di plagiocefalia
- il materasso contiene un cilindro regolabile che consente la naturale flessione delle gambe, per dare sollievo alla schiena e mantenere un corretto allineamento della colonna vertebrale
Welcome Pod è perfetto per realizzare il contenimento del neonato nelle primissime settimane di vita e può essere utilizzato per la nanna fino ai due mesi, o comunque fino a quando il bambino non acquisisca la capacità di girarsi autonomamente.
Successivamente, può essere utilizzato per i momenti di gioco e relax, ma anche per creare uno spazio confortevole a terra, dove il bambino possa familiarizzare con l’ambiente domestico circostante.
Per maggiori informazioni sul prodotto, potete leggere la nostra recensione dedicata.
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