Da quando una coppia scopre di aspettare un bambino, ci sono due categorie di cose che ama acquistare come se non ci fosse un domani: abitini e giocattoli.
I primi servono indiscutibilmente soprattutto se il piccolo nascerà in inverno (d’estate un body e via! O quasi…), ma sui giochi bisogna ragionare un po’.
Per iniziare chiariamo che per i primi tre mesi di vita il nuovo arrivato avrà come massima attività ludica il ciucciarsi i piedini profumati di olio di mandorle.
Quindi evitate di riempirgli la culla di pupazzi e pupazzini che sono assolutamente sconsigliati anche per motivi di sicurezza.
Nei primi mesi è sufficiente una bella giostrina sopra la culla, senza tante luci e musichette assordanti, con una ninna nanna rilassante.
Benissimo anche i doudou e i pupazzetti per la nanna, purché siano lavabili in lavatrice. Consiglio spassionato? Compratene almeno 3 o 4 tutti uguali, perché se quello diventa il pupazzo preferito del vostro bambino, non potete rischiare che si perda o si rovini, senza essere sostituito.
Dai tre mesi in avanti invece l’esplorazione del mondo inizia a interessarlo.
Proverà ad afferrare gli oggetti, a portarseli alla bocca (il suo modo di “conoscere” le cose), a lanciarli per vederli riapparire e comprendere il suo potere di azione.
Possiamo dunque iniziare a mettergli a disposizione sonagli, peluche, palline morbide e rimbalzanti.
Fra i 6 mesi e l’anno inoltre il bambino imparerà a stare seduto, scoprirà che esistono cose lisce e cose ruvide e diverse consistenze negli oggetti, proverà a camminare appoggiandosi a qualcosa e a fare le prime costruzioni.
Quindi sono perfetti i giocattoli che favoriscono queste nuove conquiste: libri tattili, carrellini di supporto per il movimento, cavalli a dondolo e costruzioni o pile di cubi.
Fra i 12 e 24 mesi le abilità si affinano, le torri crescono, i piccoli imparano che ad azione corrisponde una reazione e che al mondo esiste anche “l’altro”. E poi una delle cose che i bambini amano davvero tanto: verso i due anni imparano a tenere in mano pastelli o pennarelli piuttosto che i pennelli!
Da non sottovalutare, superati i 2 anni, è la capacità dei bambini di imitare quello che vedono fare agli adulti.
È a questa età che si mettono alla prova coi primi “giochi di ruolo” o “giochi di imitazione”: la cucina, la famiglia con relativa cura del neonato, il gioco del dottore, e così via.
L’offerta di giocattoli e materiali per favorire tutte queste nuove capacità sono molteplici. Il bello di questi giochi è che appassionano tutti i bambini in ugual modo.
Sono per fortuna lontani i tempi in cui era strano regalare una cucina giocattolo a un maschio o “disdicevole” che una bimba giocasse con il tavolo da carpentiere.
Resta però valido un principio generale: è bene prendere pochi giochi alla volta e capire le inclinazioni del vostro bambino, prima di dedicarvi ad acquisti in blocco.