Moltissimi studi scientifici dimostrano come l’età migliore per avvicinare i bambini a lingue diverse da quella nativa sia l’infanzia.
Specialmente nei primi tre anni di vita i bambini imparano le lingue in maniera naturale, come se fossero tutte la propria lingua madre e senza che questo influisca sullo sviluppo cognitivo o del linguaggio.
Le ricerche svolte in questo campo hanno, infatti, dimostrato che esporre i bambini ad un ambiente multilingue sin dalla tenera età li predispone a:
- acquisire la capacità di esprimersi in lingue diverse da quella nativa in modo del tutto naturale
- acquisire l’abilità di leggere e scrivere sia nella propria lingua madre che in quelle straniere cui siano attivamente esposti
In questo senso, ricevere un’istruzione e un’educazione bilingue è molto importante per i bambini perché aiuta a sviluppare flessibilità di pensiero, strategia e problem solving, oltre a produrre migliori risultati accademici nello studio delle lingue rispetto a chi viene istruito ed educato esclusivamente nella propria lingua madre. Ciò dipende dal fatto che l’apprendimento delle materie scolastiche in una lingua diversa da quella nativa richiede maggiori sforzi e più concentrazione da parte dei più piccoli.
Ovviamente, non è sempre possibile fornire questo genere di esperienza ai bambini sin dalla nascita: non tutti, infatti, possono permettersi di istruire i propri figli in scuole e asili bilingui, né possiedono le conoscenze per conversare fluidamente con la prole in un’altra lingua.
Per questo diventa importante creare più occasioni possibili di esposizione attiva ad una o più lingue di minoranza, soprattutto al di fuori dell’esperienza scolastica, per garantire una partecipazione attiva all’apprendimento linguistico.
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Gioco bilingue: una scelta vincente
Avere l’occasione di trascorrere il tempo libero dedicandosi ad attività bilingui è estremamente positivo, perché crea quel tipo di coinvolgimento che aziona le facoltà di apprendimento attive.
Le famiglie possono incoraggiare i bambini a frequentare coetanei che parlino la lingua straniera prescelta o fare in modo che guardino programmi televisivi, anche interattivi, che implichino l’utilizzo attivo della lingua straniera in questione.
Ma nei primi tre anni di vita sono i giochi a porsi come attività bilingue di sicuro successo didattico: l’apprendimento ludico, infatti, è un tipo di apprendimento del tutto privo di sforzo e che coinvolge attivamente nello sviluppo di tutte le abilità infantili: sensoriali, psicomotorie, creative e linguistiche.
Attraverso il gioco attivo i bambini familiarizzano con i suoni fonetici e i ritmi cadenzati della lingua sconosciuta e imparano a farli propri riproducendoli nel modo corretto, ponendo le basi di una buona pronuncia per gli anni a venire.
Non deve spaventare l’idea che il gioco e l’educazione bilingue possano creare confusione e ritardare l’acquisizione di un buon vocabolario nella lingua nativa: in realtà, secondo gli esperti, una totale esposizione solo alla lingua straniera sarebbe addirittura da preferirsi nei primi tre anni, per poi passare gradualmente all’inserimento della lingua madre quando le basi della prima siano già consolidate.
Infatti, se da un lato può certamente accadere che i bambini inizino ad esprimersi indifferentemente nelle due lingue, anche a prescindere da quella parlata dal loro interlocutore, in realtà gli esperti sono piuttosto concordi nel ritenere che sarà poi la crescita a insegnare quale lingua scegliere “dal proprio portafoglio linguistico” in base all’occasione d’uso, mentre nessun problema concreto viene di fatto creato allo sviluppo del linguaggio come facoltà comunicativa.
In altre parole: se vogliamo davvero che i nostri bambini imparino una seconda e, perché no, una terza lingua dobbiamo fare in modo che imparino ad esprimersi prima di tutto e prima possibile con quel preciso idioma, anche qualora questo dovesse comportare la loro scelta della straniera come primaria lingua di espressione.
Del resto, per imparare l’italiano, avranno tantissime occasioni non appena giunti alla scuola dell’infanzia.
Gioco bilingue: le attività da proporre
Gioco è per definizione divertimento e, in questo senso, sono moltissime le occasioni che possiamo creare con i bambini perché si divertano con una lingua straniera.
Per esempio possiamo cantare e mimare insieme delle filastrocche, anche prese direttamente da un libro apposito oppure attingendo a quella preziosissima risorsa che è internet: in particolare, youtube pullula di video educativi in lingue straniere che utilizzano le canzoncine tradizionali e le filastrocche per accompagnare i piccoli nel familiarizzare con la lingua. L’importante è che i bambini non vengano lasciati ad un ascolto passivo ma siano accompagnati attivamente dai genitori.
Tra le attività casalinghe ci sono tantissimi spunti che possiamo cercare: dalle ricette in lingua straniera, alle canzoncine su frutta e verdura, dai colori degli oggetti quotidiani ai numeri che usiamo nella vita di ogni giorno. Tutto può essere uno spunto utile per utilizzare la lingua che vogliamo imparino.
Anche i libri di fiabe sono sempre una preziosissima risorsa, così come gli audiolibri, che possono essere ascoltati tutti insieme, approfittando in questo caso della comodità dell’audio per dedicarsi a mimare il racconto o interpretare i personaggi.
Dulcis in fundo, non sottovalutiamo i cartoni animati: anche in questo caso è bene che vi sia sempre la presenza del genitore e il bambino non rimanga semplicemente a guardare qualcosa che, soprattutto nei primi tempi, faticherebbe a comprendere. Sono da preferire le proposte semplici dei canali educational ai blasonati cartoni animati della tradizione, per ridurre al minimo il rischio di incappare in un lessico incomprensibile o addirittura obsoleto.
Il gioco multilingue strutturato: Chicco Bilingual ABC
Da sempre sinonimo di apprendimento divertente e sicuro, il giocattolo bilingue è lo strumento ideale per avvicinare i bambini alle lingue straniere sin da piccolissimi.
Chicco ha sviluppato la linea Bilingual ABC per supportare la capacità di linguaggio e di espressione del bambino attraverso una ricca serie di attività, attraverso le quali può familiarizzare indifferentemente con l’italiano e con l’inglese, sviluppare flessibilità di pensiero e ampliare il proprio vocabolario grazie ai contenuti educativi.
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I giochi della linea
La linea si compone di primi giochi dedicati ai piccolissimi e centri attività studiati per l’evoluzione della crescita, quando il bambino impara facilmente ad arricchire il proprio vocabolario anche di termini sconosciuti.
Tra le stupende proposte della collezione troviamo un classico della tradizione in casa Chicco, la Nuova Fattoria Parlante è indicata a partire dall’anno di età.
Con questo bellissimo gioco i bambini imparano i nomi degli animali, i loro versi, le canzoni e i suoni della fattoria, i colori e i primi 10 numeri in italiano e inglese. Può essere utilizzata in tre differenti modalità di gioco, con difficoltà crescente, selezionabili premendo l’orsetto Teddy.
Tirando la leva a forma di sole si attivano effetti luminosi e sonori: quando la luce si ferma su un animale, il bambino ascolta una curiosità sull’animale selezionato.
Chi non ricorda di aver posseduto, da bambino, un bellissimo trenino per giocare a fare il capostazione?
Con il Trenino Delle Avventure il bambino compie un divertente viaggio nel mondo degli animali, imparando i loro nomi e le loro caratteristiche.
Dotato di più di 40 canzoncine, frasi e parole in due lingue il Trenino delle Avventure Chicco aiuta i bambini ad imparare anche i numeri e l’alfabeto. E’ composto di una locomotiva motorizzata, 6 animali e 3 habitat di gioco per liberare fantasia e creatività nell’immaginare scenari sempre nuovi.
Educare l’aspetto emotivo dell’intelligenza è molto importante per la qualità della vita futura dei bambini e, soprattutto, per l’equilibrio degli adulti che diventeranno.
Chicco lo sa e per questa ragione ha lanciato un giocattolo dedicato all’educazione emotiva che insegna a riconoscere le emozioni primarie attraverso frasi, gesti, colori e storie in due lingue sviluppati in collaborazione con i pedagogisti ANPE, per promuove lo sviluppo delle abilità linguistiche e delle competenze affettive.
Teddy L’ orso delle emozioni può raccontare fino a 5 storie in due lingue, poi i bambini possono divertirsi insieme ai genitori imparando l’ABC delle emozioni attraverso tre modalità di gioco:
- Riconosci l’emozione: si pesca la carta emozione e si deve mimare l’espressione con la giusta faccia
- Associa l’emozione: si mostra al bambino la carta uguale al colore del cuoricino di Teddy e lui dovrà mimare l’espressione e l’azione proposta dall’orsetto
- Trova l’emozione: si ascolta la storia raccontata da Teddy. Il bambino dovrà poi essere bravo a riconoscere l’emozione e pescare la carta che la rappresenta!
I giochi proposti in collezione sono moltissimi, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Con Chicco crescere è sempre un gioco bellissimo, anche in Inglese!
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