Il primo Gennaio 2017 è entrata in vigore la nuova normativa sui seggiolini auto. Ecco una breve ed esaustiva guida per capire tutte le novità introdotte e come ci si deve comportare per non rischiare multe e garantire la massima sicurezza dei bambini.
Come scegliere il seggiolino più adatto per il proprio figlio
Le modifiche riguardano tutti i bambini, dalla nascita fino a 150 cm di altezza.
La novità più importante riguarda proprio il parametro da utilizzare nella scelta del seggiolino.
Fino al 2016 la normativa faceva riferimento al peso del bambino. I regolamenti europei introdotti nel 2017 fanno invece riferimento all’altezza del bimbo.
La modifica prende atto del fatto che ogni bimbo ha una crescita diversa.
Per scegliere il seggiolino auto migliore si deve valutare dunque l’altezza del piccolo.
Normative ECE R44/04 e ECE R129
Le normative attualmente in vigore sono la ECE R44/04 e la ECE R129.
I due regolamenti europei al momento sono applicati contemporaneamente, ma subiranno aggiornamenti con lo scopo di aumentare gli standard di sicurezza in auto.
Le normative si basano su due parametri diversi per l’omologazione dei sistemi di ritenuta in auto:
- ECE R44-04 fa riferimento al peso del bambino
- ECE R129 fa riferimento all’altezza del bimbo
Vediamo le novità introdotte da ogni normativa.
Regolamento europeo ECE R44-04
La novità più importante introdotta dal regolamento ECE R44/04 riguarda i rialzi.
I bambini devono viaggiare su seggiolini dotati di schienale almeno fino al raggiungimento di 125 cm di altezza.
I rialzini potranno essere utilizzati dai bambini più grandi che superano i 125 cm di altezza, e resteranno in vendita finché non ci sarà una linea definitiva.
L’obbligo riguarda in particolar modo i produttori di questi rialzi, che non potranno più produrre alzatine senza schienale per bambini al di sotto dei 125 cm di altezza.
Regolamento UN/ECE R129 – I-Size
Regolamento UN/ECE R129 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni unite (UN/ECE). Prescrizioni uniformi relative all’omologazione di dispositivi avanzati di ritenuta per bambini (DARB) usati a bordo dei veicoli a motore.
Questo regolamento è articolato in tre fasi di attuazione e a Gennaio 2017 è iniziata la prima fase, cosiddetta I-Size.
La normativa I-Size si affianca al regolamento ECE R44-04, ma non lo sostituisce.
Il regolamento ECE R129 abbraccia più settori: va infatti a regolamentare il sistema di aggancio dei dispositivi di ritenuta (cinture e sistema ISOFIX) ed introduce nuove prescrizioni in merito ai bimbi più piccoli.
La novità più importante riguarda il criterio di classificazione dei seggiolini auto: non più il peso dei bambini bensì la loro altezza.
I produttori dei seggiolini auto devono dunque suddividere le fasce di seggiolini sulla base dell’altezza dei bambini a cui sono rivolti.
Ecco i principali cambiamenti:
1) Senso contrario di marcia fino a 15 mesi
Il regolamento ECE R129 prevede l’obbligatorietà della posizione del seggiolino in senso contrario di marcia fino a 15 mesi di vita del bambino. La normativa precedente invece imponeva il senso inverso di marcia fino a 9 Kg di peso.
La testa ed il collo dei neonati sono due parti del corpo molto fragili.
La testa costituisce quasi un terzo del corpo di un bimbo piccolo. È dunque pesante. Le ossa del collo nei primi mesi di vita sono in una fase di formazione.
Il collo e la testa vanno dunque protetti molto bene in tutta la fase di formazione. Solo un seggiolino in senso inverso di marcia è in grado di fornire un valido supporto e di accogliere il corpo del bimbo in modo adeguato.
Se il bambino viaggiasse in senso di marcia entro i primi 15 mesi, testa, collo e schiena subirebbero, in caso di impatto, un contraccolpo che la debole muscolatura e l’ossatura del bambino, ancora in fase di formazione, non sarebbero in grado di contrastare.
Se un bimbo inferiore ai 15 mesi venisse posizionato in auto su un seggiolino posto in senso inverso di marcia, in caso di urto potrebbe al massimo colpire il sedile col piedino. Il bimbo potrebbe ad esempio farsi male ad una caviglia, ma testa e collo sarebbero protetti dallo schienale del seggiolino.
Se il bimbo inferiore a 15 mesi fosse invece in senso di marcia, la parte danneggiata in caso di urto, sarebbe la schiena: una schiena con muscolatura ed ossatura ancora in fase di sviluppo. Riabilitare un piedino è molto più semplice e veloce rispetto al recupero della schiena.
Viaggiare in senso contrario di marcia garantisce una sicurezza maggiore: in caso di impatto frontale tutte le forze dell’urto vengono distribuite in modo uniforme sulla schiena, dando maggiore protezione a testa e collo.
2) Diventa obbligatoria la protezione da impatti laterali
Il Regolamento ECE R129 introduce nuove prove da superare durante i test crash, ai fini dell’omologazione. È necessaria ora la simulazione di impatti laterali.
Sulla base della normativa precedente, le prove dinamiche ai fini dell’omologazione dei seggiolini auto si limitavano alla simulazione di impatti posteriori e frontali.
Studiando le statistiche è stato notato che gli impatti che avvengono con più frequenza sono proprio quelli laterali.
Da ciò deriva l’introduzione di questo ulteriore requisito per l’omologazione auto.
Diventa dunque obbligatoria la protezione da impatti laterali, per proteggere meglio testa e collo, elevando ancora lo standard di sicurezza in auto.
3) Obbligo del seggiolino dotato di aggancio ISOFIX per i bimbi fino a 105 cm di altezza
Il regolamento ECE R129, nella sua prima fase, ha introdotto l’obbligo del seggiolino dotato di aggancio ISOFIX per i bimbi fino a 105 cm di altezza.
La seconda fase della normativa, in vigore dall’estate 2017, non impone più l’utilizzo del sistema Isofix per i bambini da 100 a 150 cm di altezza. Questi bimbi potranno dunque viaggiare anche su seggiolini non dotati di tale aggancio.
In questa seconda fase, tutti i rialzi dovranno essere dotati di schienale, almeno fino a 125 cm di altezza del bambino.
Sistema Isofix: più sicuro rispetto alle cinture di sicurezza
L’attacco Isofix è preferibile rispetto all’utilizzo delle cinture di sicurezza dell’auto perché grazie ad esso il seggiolino ha un legame solido e stabile con il sedile.
Tirando bruscamente la cintura di sicurezza possiamo notare che essa, prima di bloccarsi, va avanti per qualche centimetro. Questo con l’Isofix non avviene.
Il seggiolino agganciato con attacco Isofix rimane infatti immobile, perché ancorato saldamente al telaio dell’auto.
Il sistema Isofix inoltre è molto più facile da installare, dando garanzie maggiori di corretta installazione del seggiolino, rispetto all’aggancio con cinture di sicurezza dell’auto.
I connettori rigidi del sistema ISOFIX segnalano infatti se l’aggancio è avvenuto correttamente.
Le normative in vigore, con le novità descritte in questo articolo, e gli aggiornamenti che subiranno, hanno lo scopo di aumentare gli standard di sicurezza dei bambini in auto.