Quando arriva un bambino, uno dei primi interrogativi che ci si pone è “ma il Trio mi servirà davvero?”
Generalmente, a questa domanda i genitori si dividono: tra quelli che ritengono che un buon Trio sia veramente una salvezza e un gran risparmio, e quelli che invece lo considerano del tutto inutile.
Proviamo a capire insieme se, e in quali casi, il Trio sia veramente utile e come procedere nella scelta del sistema viaggio più adatto alle nostre esigenze.
Cosa comprende il Trio del passeggino
Un Trio deve il proprio nome al fatto che i pezzi che lo costituiscono sono proprio tre:
- una navicella, o culla
- un passeggino
- un seggiolino auto primi mesi, anche detto ovetto
Alcuni sistemi viaggio integrano, poi, ulteriori accessori che hanno indotto le case produttrici a cambiare il nome del Trio in “sistema viaggio a quattro”, ma fondamentalmente si tratta sempre di Trio accessoriati.
Per quanto tempo si usa il Trio?
Fino a qualche anno fa, questa era la vera discriminante che convinceva o meno i genitori ad acquistare un Trio al posto dei prodotti singoli: la durata di utilizzo.
I Trio di vecchia concezione comprendevano passeggini utilizzabili a partire dai 6 e fino ai 18/24 mesi, per cui i genitori erano costretti a cambiare il passeggino ed acquistarne uno nuovo al raggiungimento del peso indicato.
Oggi non è più così: i Trio di nuova generazione comprendono passeggini omologati per l’utilizzo dalla nascita e fino ai 22 chili di peso, generalmente raggiunti al compimento dei 4 anni. Età, quest’ultima, che coincide anche con l’abbandono del passeggino.
Pertanto il passeggino del Trio, oggi, ben si presta ad essere l’unico passeggino che acquisterete per il vostro bambino.
Anche il fattore peso aveva la sua importanza. I Trio del passato erano di grandi dimensioni e tutti molto pesanti, e questo aveva un effetto deterrente sulle famiglie.
Oggi, invece, le dimensioni dei Trio sono veramente ridotte, i telai sono leggeri e studiati per passare praticamente ovunque, e i passeggini possono essere ultraleggeri e adattarsi davvero ad ogni esigenza.
Basta fare la scelta giusta.
Quando si passa dalla navicella del Trio al Passeggino?
Le navicelle di nuova generazione sono tutte molto più spaziose rispetto al passato, e consentono un utilizzo molto più lungo, fino a tutto il sesto mese compiuto e talvolta anche di più, in base alle misure del bambino.
Ciò significa che il genitore non è più vincolato al rispetto di limiti brevi e, nei primi mesi, può scegliere liberamente se trasportare il bambino in navicella o in un passeggino omologato dalla nascita.
Inoltre, l’utilizzo della navicella -finché possibile – è molto comodo, perché con appositi kit può essere omologata anche per il trasporto in auto.
Quando si cambia il seggiolino auto del Trio?
Molti genitori in passato evitavano l’acquisto del Trio perché il seggiolino integrato consentiva soltanto un periodo di viaggio limitato ai primissimi mesi e imponeva, poi, l’acquisto di un secondo seggiolino.
Oggi, quasi tutti i produttori offrono Trio che integrano sistemi viaggio utilizzabili molto più a lungo, in molti casi ben oltre l’anno di età e – qualche volta – anche fino ai 4 anni.
Il Trio è, dunque, davvero una scelta economica.
Quali sono i migliori passeggini Trio?
Questa domanda non può avere una risposta, per il semplice fatto che oggi il mercato dei Trio offre esclusivamente prodotti di elevatissima qualità, che fanno dell’eccellenza lo standard da raggiungere per arrivare al pubblico.
Piuttosto, bisogna domandarsi: quali sono i migliori passeggini Trio in base alle nostre esigenze?
Infatti, vista la grande scelta a disposizione del consumatore, le case produttrici tendono a differenziare le diverse linee in base alle differenti esigenze di ogni famiglia, per andare incontro il più possibile ai bisogni dei genitori e dei bambini.
Ecco, dunque, che alcuni Trio risulteranno più adatti a chi vive esclusivamente la città, altri a chi viaggia molto, altri ancora a chi ama stare a contatto con la natura. Non mancano, poi, le proposte perfette per chi non vuole rinunciare al glamour, anche nella scelta del passeggino.
Come scegliere un buon Trio perfetto per le proprie esigenze
Nella scelta del Trio bisogna avere ben chiaro l’utilizzo che se ne farà.
Le famiglie che vivono in campagna, per esempio, hanno esigenze molto diverse da quelle che vivono in città: le prime tenderanno a spostarsi molto in macchina, le seconde potrebbero avere bisogno di un prodotto più adatto ai mezzi pubblici.
E ancora: chi passeggia in campagna ha bisogno di un prodotto adatto a fondi sconnessi, mentre in città i percorsi potrebbero essere più fluidi e la scelta potrebbe orientarsi su un prodotto più focalizzato sullo stile e sui dettagli di lusso.
Bisogna, poi, domandarsi: come viaggia la famiglia? Ci si sposta prevalentemente in macchina? Oppure si viaggia molto in treno o in aereo?
Da chi verrà utilizzato principalmente il Trio? Ci sono fratellini o sorelline in famiglia?
Le risposte a tutte queste domande sono importanti per delineare la fisionomia del prodotto maggiormente adatto alle nostre esigenze. Una volta che avremo messo a fuoco cosa ci occorre, avremo un’idea più chiara di quale sia il Trio davvero perfetto per noi.
Identikit di un buon Trio
Un esempio potrebbe chiarire meglio il concetto, aiutando a capire come prendere la decisione sul modello di Trio da acquistare.
Supponiamo che la famiglia abbia queste caratteristiche:
- vive in città e prende spesso i mezzi pubblici, ma ama la vita all’aria aperta e trascorre fuori di casa il proprio tempo libero col bambino
- c’è già un fratellino, o una sorellina, più grande ma non di molto, che necessita accudimento
- viaggia molto, principalmente in auto
In questo caso, un’ottima scelta potrebbe essere il Trio Mysa di Chicco.
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Mysa è un Trio super leggero, ideale per chi si sposta spesso con i mezzi pubblici.
Il telaio pesa solo 6,7 kg, senza la seduta. La navicella è extra light, è una sacca semirigida molto resistente e leggerissima: pesa solo 3 chili.
Anche il passeggino è leggero, dotato di maniglione regolabile in base all’altezza di chi spinge, con ruote ammortizzate e cuscinetti a sfera: si spinge con una sola mano, mentre l’altra può essere data al fratellino o alla sorellina.
È reversibile, si chiude facilmente con una sola mano anche avendo il bambino in braccio, è molto compatto da chiuso e si impugna facilmente per essere sollevato.
Mysa è perfetto all’aria aperta: che faccia caldo o freddo, non importa. Il bambino è ugualmente protetto sia dal freddo che dal sole, grazie ai numerosi inserti per aerazione e alle coperture UPF50+.
Inoltre, è personalizzabile in relazione al trasporto.
Infatti, Chicco Mysa è compatibile con 3 diverse opzioni viaggio:
- sistema viaggio Recaro Avan/Kio, che consente il trasporto dalla nascita fino ai 4 anni
- Chicco Kaily, omologato ECE r44/04, utilizzabile dalla nascita fino al raggiungimento dei 13 kg (circa 15 mesi)
- Chicco Kiros Evo I-size fast in, omologato R129/03, utilizzabile dalla nascita fino ai 78 cm (circa 15 mesi)
Per le caratteristiche funzionali di Chicco Mysa e per sapere come performa leggi la nostra recensione: Mysa il nuovo Trio di Chicco che unisce eleganza e praticità.
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