Ultimamente sempre più bambini fanno l’esperienza dell’asilo nido, alcuni per motivi organizzativi a causa del rientro lavorativo dei genitori e dell’assenza di chi si può occupare di loro, altri ‘per scelta’, perché i genitori ritengono che sia positiva la condivisione con gli altri bambini.
Ma questo distacco apre una serie di dinamiche e di vissuti inevitabili, anche perché in realtà per la maggior parte delle situazioni è la prima vera e propria esperienza di separazione.
Apparentemente le preoccupazioni principali sono nell’affidare il proprio figlio a chi non si conosce, con la paura che non venga compreso, capito e accolto, e il senso di colpa per non poter occuparsi esclusivamente di lui quando ancora così piccolo.
In realtà inconsciamente giocano altre paure quali il ‘condividere’il proprio figlio con altri, a volta si fa fatica addirittura con i nonni! La fine di quell’intimità esclusiva vissuta fin’ora e il fantasma del “me lo troverò adolescente prima che me ne renda conto”.
Tranquilli, tutte ansie normali, l’importante però come al solito è riconoscerle ed esserne consapevoli!
Se non lo si fa ma ce ne difendiamo, il rischio è che questi vissuti lavorino in sordina trasmettendo al bambino la sfiducia verso ci dovrà prendersi cura di lui!
Ma adesso veniamo proprio a lui. Quali reazioni possiamo aspettarci?
Potrebbe essere molto arrabbiato con i genitori al ricongiungimento esprimendo apertamente i suoi sentimenti di frustrazione e sofferenza vissuti durante l’attesa, potrebbe invece avere atteggiamenti di completa indifferenza, quasi che il genitore non esistesse, così come potrebbero presentarsi comportamenti regressivi attraverso cui il bambino inizia a richiedere attenzioni da ‘bambino più piccolo’ magari esprimendo il bisogno di essere più coccolato, imboccato e addirittura ricominciando a usare il biberon o a fare la pipì a letto.
Ma di fronte a queste reazioni noi genitori cosa possiamo fare?
Cercare di non restare turbati e di accoglierle senza restarne feriti; non dobbiamo sentirci inadeguati di fronte alla sua rabbia, così come non dobbiamo provare risentimento a fronte della sua indifferenza o sgridarlo per i suoi comportamenti regressivi.
Rispettiamoli, diamogli del tempo e coccoliamoli; lasciamoli liberi di esprimere trasmettendogli, anche dicendoglielo espressamente, tutta la nostra comprensione e il nostro affetto.
Vorremmo terminare con qualche piccolo suggerimento che di solito aiuta sia i nostri piccoli che noi adulti ad affrontare meglio questo momento di separazione, utile per la crescita di entrambi ma faticoso:
- prendetevi del tempo per voi prima di lasciarlo all’asilo: fate colazione insieme, giocate un po’, coccolatelo, chiacchierate durante la strada
- fategli portare, se lo desidera, qualcosa da casa: il suo gioco preferito, un vostro indumento, qualcosa che lo possa aiutare a sentirsi rassicurato
- dedicatevi il giusto tempo per i saluti: salutatelo cercando di essere il più tranquilli possibili e senza eccessi, né andando via di nascosto né prolungando all’infinito questo saluto. Potrebbe essere utile anticipare quello che verrà fatto una volta andato a prendere, lasciando nel bambino il pensiero di quello che poi si farà insieme al ricongiungimento
- gratificarlo ogni volta che lo si va a prendere
Come al solito niente è semplice in questo duro lavoro del genitore…ma con qualche accortezza ce la si può fare!
Marty25 dice
Probabilmente anche io dovrò avvalermi del nido! Non so bene cosa aspettarmi, ma perlomeno questo articolo é stato utile per avere un idea.