Le favole non sono semplicemente delle storie da raccontare, ma hanno significati e risvolti importanti nella crescita dei nostri fanciulli.
Per prima cosa le favole permettono ai bambini di entrare alla scoperta del proprio mondo emotivo, apprendendo schemi nuovi di comportamento imparando a rispondere a situazioni difficili. Riconoscersi nei protagonisti, identificandosi, darà loro modo di entrare in contatto con le proprie emozioni, imparando a riconoscerle, a dargli un nome e quindi ad esprimerle.
In secondo luogo, si sviluppano creatività ed immaginazione: con le favole si entra in un mondo fatato, dove la fantasia è l’unica vera protagonista! Recenti studi hanno inoltre dimostrato che il raccontare favole ai bambini in età prescolare facilita l’apprendimento di nuovi vocaboli ed espressioni linguistiche.
Le favole sono anche importanti strumenti educativi. Nel percorso di crescita ogni bambino ha bisogno di ricevere un’educazione morale: deve scoprire quali comportamenti sono giusti e quali invece riprovevoli. Le favole, nella loro struttura semplice e con la trattazione di problemi umani universali, sono adatte a trasmettere proprio questi insegnamenti morali, con una modalità consona all’età dei nostri bimbi.
Ci sono favole per ogni età. Per quanto possa sembrare incredibile, già ad un anno, i bambini possono prestare attenzione a brevi e semplici racconti, soprattutto se accompagnati da immagini colorate. Poi crescendo, i bimbi iniziano ad essere in grado di seguire racconti sempre più complessi. Intorno ai 3-4 anni il loro interesse sarà focalizzato attorno a quelle storie che rimandano alle loro attività quotidiane. Invece, attorno ai 4-5 anni, inizierà l’identificazione con storie riguardanti fate, principesse, cavalieri, maghi, animali.
Bisogna tenere conto che i più piccoli non sono ancora capaci di percepire l’ambivalenza: non comprenderebbero storie in cui i protagonisti non sono descritti in modo netto, come totalmente buoni o totalmente cattivi. Ascoltando una favola il bambino si può identificare in alcuni personaggi, come l’ eroe che combatte il male, soddisfando il bisogno di sentirsi forte e capace. Il bambino, con la figura del cattivo, può invece permettersi di esprimere sentimenti aggressivi senza provare sensi di colpa.
Ultimo ma non meno importante aspetto è che alla base della favola c’è il rapporto tra chi racconta e chi ascolta. È un tempo che manifesta affetto e pazienza, un tempo ricco di presenza, in cui il solo “stare” è già di per sé un momento che dona sicurezza al bambino, lo aiuta nella crescita delle sue capacità emotive e cognitive.
Condividere l’esperienza della lettura di una favola aiuta la creazione di un linguaggio comune fra genitori e figli, fra adulti e bambini, e facilita la costruzione di un intenso rapporto affettivo.
A tutti voi buona lettura!
Smile.4.s. dice
Davvero importanti, a volte nel raccontarle inserrisoc qualche dettaglio di qualcosa che é successa durante la nostra giornata e subito catturo l’ attenzione di mio figlio.